Tingersi i capelli è un modo di comunicare la propria personalità. Col tempo le tecniche di colorazione si sono evolute, dall’uso dell’hennè fino ai coloranti moderni.
La colorazione dei capelli è un trattamento che risale a molto, moltissimo tempo fa. Le tecniche utilizzate, sebbene rudimentali, sono state la base degli studi nel XIX secolo per arrivare ai metodi odierni per la colorazione dei nostri capelli nei saloni di tutto il mondo.
Già nell’antico Egitto si utilizzava l’hennè come colorante naturale per tingere i capelli delle donne appartenenti ad alti ranghi della società. Cleopatra e le sue donne di corte usavano l’hennè nero per la tintura dei capelli, inoltre uno studio condotto sulla mummia di Ramsete II, Re egiziano, dimostrò che anche i suoi capelli erano stati trattati con l’hennè. Infatti, oltre ad essere usate come tinta, le foglie essiccate di hennè hanno la capacità di donare volume, rinvigorire e rafforzare la nostra chioma.
Come magari saprete già, nell’antica Roma si teneva in maniera particolare all’aspetto fisico. Oltre alla cura dell’igiene e al riguardo per l’abbigliamento, si attribuiva importanza anche all’acconciatura, talvolta divertendosi con la tintura dei capelli. Le antiche donne romane usavano tingersi i capelli per cambiare il loro aspetto e sentirsi più belle, oltre che per nascondere i segni dell’avanzare dell’età.
Prediligevano colori quali il nero, il biondo e il rosso, e spesso le sfumature di queste tinte erano associate a una reputazione. Il giallo tendente all’arancione ad esempio era associato al mestiere della cortigiana, la quale senza vergogna poteva permettersi di osare tinte di colori stravaganti, come l’azzurro, che andava molto di moda.
Per schiarire la chioma nell’antica Roma si utilizzavano saponi a base di sego (grasso animale) e cenere sapo utilizzata dai galli per le tinte rosse. Per rendere i capelli più scuri invece si ricorreva a coloranti derivanti dall’antimonio (elemento metallico usato per truccarsi gli occhi) mescolati con il grasso animale.
Le invasioni a nord dell’Impero Romano fecero conoscere alle donne romane il biondo platino delle fanciulle germaniche e galliche. Presto iniziò una vera e propria moda nella capitale. Molte donne si fecero tingere i capelli di biondo, ma dato che i risultati non erano come speravano per via della colorazione naturale piuttosto scura, presero piede parrucche ed extension.
Altri cenni storici che riguardano la colorazione dei capelli riguardano il periodo del Rinascimento. I pittori dell’epoca raffiguravano le donne con vigorose chiome bionde. Soprattutto a Venezia le signore usavano tingersi di biondo con intrugli a base di fiori di lupino e zafferano per poi far asciugare la loro chioma al sole.
Durante il XVII e XVIII secolo erano in voga le grandi parrucche, normalmente bianche, colore dovuto all’uso della cipria. Inizialmente utilizzate come protezione contro il problema dei pidocchi, le parrucche erano simbolo di aristocrazia e potere, infatti furono di moda tra gli alti ranghi della società. Furono persino imposte agli uomini e alle donne alla corte del Re Sole, sovrano Francese eccentrico per antonomasia. Fu un accessorio di moda e di stile fino alla Rivoluzione francese, simbolo della ribellione civile del ceto medio, dove caddero molte teste, e con esse anche molte parrucche. Parigi era rinomata per essere la città del buon gusto in Europa, nacquero qui i primi coiffeur: negozi di parruccai riconvertiti in saloni di parrucchieri.
Nel 1867 venne scoperto il perossido di idrogeno, comunemente detto acqua ossigenata, fu presentata come “Acqua della giovinezza” per le sue capacità di schiarire i capelli.
Dalla fine dell’800 fino ad oggi fu un susseguirsi di scoperte e innovazioni nell’ambito della cura e colorazione dei capelli. Dal primo shampoo solubile in acqua di Schwarzkopf, al primo sistema permanente, per arrivare al colorante sintetico per capelli del chimico francese Schueller. Negli anni 2000 vennero infine introdotti coloranti privi di ammoniaca, nociva per la salute dei capelli e del cuoio capelluto.
08/04/2020